Nevotto
Un giorno non lontano in una landa assai
vicina la neve si posò lieve sulla collina dove una bambina molto industriosa
stava cercando l’ispirazione per realizzare qualcosa di speciale.
L’inverno era arrivato e il solstizio
già passato faceva pregustare le prelibatezze di Natale che in cucina i suoi parenti
erano intenti a preparare.
Tra padelle, pentole e tegami c’era
proprio una gran confusione e la nevicata di quell’anno era una bella novità,
non si poteva certo sprecare l’occasione di inventare una nuova distrazione.
Era freddo ma il sole faceva capolino
tra la nebbia già dal primo mattino e la bambina decise di andare a vedere cosa
accadeva colà.
Si mise a correre e saltellare, poi a
scivolare e lanciare algide pallette alle sue amichette.
Ridendo e scherzando le giovinette
arrivarono in cima alla collina e si interrogarono sul da farsi.
“Si potrebbe costruire un castello di
ghiaccio dove andare a ballare”
“E si potrebbero costruire affilati
schettini per pattinare”
“Io penso che potremmo costruire una
pista per le biglie colorate”
“E se ne facessimo gelati adornati con
le foglie e le marmellate?”
Pensa che ti ripensa giunsero alla
conclusione che non avevano proprio deciso cosa fare fino a che, un bel momento,
la bambina molto industriosa che stava cercando l’ispirazione per realizzare
qualcosa di speciale mentre i suoi parenti preparavano in cucina prelibatezze
di Natale esclamò:
“Eureka ho trovato! Creeremo un pupazzo
di neve e lo chiameremo Nevotto!”
Le bambine si misero ad assemblare con
le loro mani e svelte svelte ebbero un pupazzotto prima delle otto.
Nessun commento:
Posta un commento